Le questioni ambientali sono al centro dell'attenzione di tutti in questo momento. Il vertice sul clima COP26 a Glasgow ha messo a nudo le scelte crude che abbiamo di fronte - o ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica, o affrontare le conseguenze devastanti del riscaldamento globale entro decenni.
Ciò che è chiaro è che tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere. Ci sono grandi gesti che possiamo fare, come passare a un'auto elettrica, convertire le nostre case a fonti di calore ed energia rinnovabili, o non pianificare più vacanze in cui dobbiamo volare con l'aereo.
Ma anche le piccole cose contano: ridurre l'uso della plastica monouso, andare in bicicletta o prendere i mezzi pubblici per andare al lavoro. Anche la scelta del nostro smartphone fa la differenza.
I cellulari hanno trasformato le nostre vite. Ma purtroppo, soprattutto nell'era degli smartphone, siamo caduti in abitudini di consumo che non fanno bene al pianeta. I rapidi cicli di nuove versioni, il grande clamore creato intorno all'uscita degli ultimi modelli, ha incoraggiato le persone a considerare il loro smartphone come un oggetto semi-monouso che deve essere sostituito ogni due anni.
Questo genera un'enorme quantità di rifiuti. Secondo una stima dell'ONU, l'equivalente di 9.000 telefoni cellulari vengono gettati via in tutto il mondo ogni secondo!
Questo causa problemi all'ambiente a diversi livelli. In primo luogo, ci sono i rifiuti fisici generati. Gli smartphone scartati aggiungono tonnellate di plastica e metalli pesanti usati nei loro circuiti. Alcuni di questi metalli, come piombo, mercurio e cadmio, sono tossici. Quando i telefoni indesiderati vengono semplicemente gettati in discarica, queste sostanze finiscono per filtrare nel suolo e nelle falde acquifere, rientrando nella catena alimentare e danneggiando la vegetazione, gli animali e le persone.
In secondo luogo, c'è il problema di cosa fare con tutti questi rifiuti. Insieme ad altri dispositivi elettronici come computer e portatili, molti paesi ora producono così tanti cosiddetti "rifiuti elettronici" che non riescono a trovare spazio nelle loro discariche (o non vogliono occuparsi di alcune delle sostanze più pericolose). Circa 10 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici vengono spediti in tutto il mondo ogni anno per essere smaltiti in altri paesi, di solito nazioni in via di sviluppo più povere. E questo causa il consumo di un sacco di carburante che viene bruciato per spostare l'elettronica scartata.
Gli smartphone ricondizionati hanno quindi una funzione molto importante: quella di spezzare questo ciclo continuo di consumo. Scegliendo il ricondizionato, abbiamo la possibilità di avere uno smartphone di ultima generazione e perfettamente funzionante, risparmiando materie prime ed energie che invece verrebbero utilizzate per creare nuovi dispositivi.